Con delle telecamere nascoste, l‘Unità Investigativa Greenpeace Italia, ha raccolto le testimonianze di alcune delle aziende malesi disposte a importare illegalmente rifiuti italiani: plastica contaminata e rifiuti urbani compresi, gestiti senza alcuna sicurezza per l’ambiente e la salute!
Ecco dove finisce la plastica che usiamo! Un business fatto sulla pelle delle persone e del Pianeta.
Aiuta Greenpeace a fermare tutto questo: DONA ORA
È stata un’indagine complessa, rischiosa, durata mesi, ma se non l’avessero fatto non avrebbero mai potuto puntare i riflettori sulla punta dell’iceberg di un vero e proprio commercio internazionale di rifiuti in plastica: un sospetto traffico illecito di ben 1300 tonnellate spedite dall’Italia in Malesia nei primi 9 mesi del 2019!
Denunciamo le drammatiche conseguenze sanitarie e ambientali delle esportazioni di rifiuti in plastica. Mettiamo i colpevoli di fronte alle loro responsabilità e proponiamo alternative sostenibili e realizzabili.
Greenpeace ha consegnato tutta la documentazione dell’indagine alle autorità competenti. Quello che abbiamo scoperto è inaccettabile e conferma ancora una volta come il riciclo non può essere una soluzione all’inquinamento da plastica.
Sapevi che il 90% della plastica prodotta dagli anni ‘50 non è MAI stata riciclata?
Chiediamo al Governo di assumersi le sue responsabilità, intervenendo e bloccando subito questo traffico illecito di rifiuti, un business fatto sulla pelle delle persone e del Pianeta. Continueremo a fare pressione sulle aziende dell’usa-e-getta, affinché investano in sistemi di consegna alternativi basati sullo sfuso e sulla ricarica.