Quando si deve comprare una lampadina ci troviamo davanti ad un’ampia scelta.
Ma quali sono le differenze tra le une e le altre?
La differenza tra una lampadina “tradizionale” e le lampadine a risparmio energetico risiede nella quantità di energia elettrica trasformata in luce bianca.
Quelle tradizionali consumano solo il 5% dell’energia ricevuta, il restante viene disperso, le lampadine fluorescenti ne trasformano il 25% mentre quelle a LED arrivano fino al 50%.
Per scegliere la lampadina ora non si dovrà più prendere a riferimento i Watt, come accadeva per quelle ad incandescenza ma si deve badare ai lumen, ossia, l’unità di misura del flusso luminoso di una lampadina.
Le lampadine a fluorescenza, dette anche “a basso consumo”, funzionano grazie a una scarica generata dalla differenza di potenziale tra due elettrodi immersi in un gas. Erroneamente vengono chiamate lampade al neon ma non sempre lo contengono, il loro funzionamento è dovuto alla presenza di vapori di mercurio e di materiali fluorescenti. La potenza è compresa tra 500-1000 lumen.
Le lampadine a LED (acronimo dell’inglese Light Emitting Diode) le lampadine di ultima generazione introdotte sul mercato, costituiranno il prossimo futuro. La luce arriva dall’emissione di fotoni da parte di diodi alimentati da un circuito elettronico.
I LED degradano lentamente con una perdita della luminosità che scende al 20-30%. Le lampadine a LED possono vantare una resa eccezionale, rispetto ai modelli precedenti, con un risparmio fino al 90% rispetto a quelle a incandescenza.
Più il consumatore è informato correttamente più potrà fare in modo consapevole le proprie scelte.