Oggi parliamo delle numerose proprietà benefiche dell’Harpagophytum procumbens, meglio noto come artiglio del diavolo.
Noto fin dall’antichità, le sue radici venivano utilizzate per curare le ferite e lenire i dolori articolari ma i primi studi lo videro protagonista agli inizi del 900, quando fin da subito venne comprovata la sua efficacia antireumatica e antinfiammatoria.
Gli Harpagosidi, i principi attivi presenti nella sua radice, possono donare sollievo dall’artrite reumatoide e dal reumatismo infiammatorio. Inoltre, si può usare anche per lenire tendiniti, contusioni, mal di schiena e sciatica, nonché il torcicollo, il mal di testa da artrosi cervicale e altre infiammazioni muscolari.
Consigliata per sportivi ed anziani, di questa pianta sempreverde si usa generalmente l’estratto secco, particolarmente indicata per un utilizzo a livello locale, per alleviare dolori e infiammazioni ad articolazioni e muscoli.
I primi risultati si manifestano intorno al 7°-8° giorno di trattamento, arrivando a raggiungere l’apice intorno al 30esimo, con effetti duraturi.
L’artiglio del diavolo si può trovare anche sotto forma di gel o pomata e va applicata ogni qualvolta se ne senta il bisogno.
Per chi preferisce, infine, si può trovare anche la versione in capsule ma in questo caso, non essendo “puro” fungerà da integratore alimentare.
Sarà pertanto utile a mantenere il fisiologico vigore osteoarticolare e a facilitare la digestione.
Spero abbiate trovato interessante questo articolo green che mostra quanto possiamo prendere dalla natura per curare dei piccoli fastidi.
Ovviamente questa pianta non è la panacea a tutti i mali ed è sempre consigliato un consulto medico prima di intraprendere una qualsiasi terapia.