Rossana Mauri Giornalista e Podcaster intervista Giuseppe Addami Co Founder della startup Vaia Wood.
L’esperienza dell’uragano Vaia fu terribile.
Si lasciò alle spalle 42 milioni di alberi abbattuti, quasi uno per ogni italiano.
Oggi scopriamo Vaia Wood srl una start up che ha deciso di “trasformare” la distruzione in “strumenti” di rinascita.
Federico Stefani: Noi abbiamo raccolto la sfida di recuperare il legno degli alberi caduti e dar loro nuova vita. Alberi abbandonati in luoghi impervi, legni macchiati ma non per questo privi di bellezza e virtù. Con gli abeti di risonanza abbiamo costruito piccoli oggetti di design: che altro non sono che casse acustiche per smartphone.
Giuseppe Addami: Stiamo ricostruendo la “Foresta dei Violini” nel parco di Paneveggio perché gli alberi possano tornare a vivere. Sai gli alberi possono sembrare solitari e austeri, eppure comunicano tra loro come una grande comunità, creano attraverso le radici, una rete di connessioni.
Paolo Milan: Seguendo il loro esempio noi intendiamo formare una comunità di persone che condividono i nostri valori e che scelgono di tutelare e sostenere i territori compliti da calamità naturali, ripiantando nuovi alberi e promuovendo iniziative ecologiche.
Anche Antonio Stradivari veniva in val di Fiemme, per scegliere i legni per i suoi violini.
Lui lo chiamava amorevolmente il bosco che suona.
Giuseppe: Questa amplificazione è possibile grazie alla capacità meravigliosa e naturale degli Abeti di risonanza.
Questa tipologia di abete cresce solo in alcuni luoghi delle Dolomiti e conferisce capacità acustiche al legno.
Questo legno permette di amplificare propagare il suono di qualunque cosa in modo più caldo è profondo.
Ma cos’è esattamente Vaia Cube?
Giuseppe: Vaia Cube é un amplificatore naturale di suoni nato per amplificare il suono dello smartphone.
Ma anche per amplificare un messaggio di sostenibilità e attenzione al territorio, all’ambiente e la comunità.
E’ un oggetto fortemente simbolico, metafora dei messaggi dei valori di cui ci facciamo portatori.
Ogni amplificatore viene spaccato in due da un colpo d’ascia dei nostri artigiani seguendo le naturali venature presenti nel tronco.
Questa ferita rievoca la ferita nella foresta e rende questo oggetto unico perché non ci sarà mai una ferita uguale l’altra.
Ogni ferita racconta la storia di questi luoghi che grazie al nostro intervento stanno rinascendo.
Non solo oggetti, Vaia Wood crea eventi coinvolgendo persone a testimonianza di una rinascita.
Giuseppe: Il nostro progetto e quello di Piantare un Abete di risonanza sulle Dolomiti per ogni oggetto venduto.
Siamo arrivati ben 35000 alberi piantati e non lo facciamo da soli, lo facciamo con una community di persone che si rispecchia nei nostri valori.
Vogliamo lasciare un contributo alle prossime generazioni perché piantare un albero e un gesto generoso anche se noi non godremo dei benefici che l’albero dona.
Vaia Wood costruisce anche altri oggetti frutto dell’economia circolare, per accompagnare la vita delle persone del futuro.
Giuseppe: Come Vaia Cube é una metafora della musica, Vaia Focus amplifica un altro senso: la vista.
Ma racconta anche come bisogna imparare a vedere oltre, quali sono le priorità che bisogna affrontare nella nostra vita e nella nostra società.
Per questo è nato vaia Focus un amplificatore naturale di immagini per smartphone e che funziona con la lente Fresnel.
Una lente ottica installata su un supporto del legno recuperato dello schianto.
Anche in questo caso non usiamo energia elettrica ma solo la bellissima capacità che ha la natura di sorprenderci con la sua magia.
Voci narranti di: Rossana Mauri
Musiche di: Raccontipodcast.com