Chi non si è mai soffermato, almeno una volta nella vita, ad osservare le nuvole?

Presentano forme diverse, possono sembrare oggetti, animali ed anche profili di persone.

Ma in realtà in meteorologia cosa sono le nuvole?

In primis, si deve chiarire che esse altro non sono che fenomeni atmosferici che si sviluppano nella troposfera e si costituiscono di goccioline d’acqua o ghiaccio ottenute dalla condensazione di vapore acqueo contenuto nell’atmosfera intorno a delle impurità. Prendono il nome di nuclei di condensazione.

Possiamo distinguere tra nubi calde, che si formano a temperature positive e nubi fredde che si creano a temperature negative.

Quando invece la nuvola avrà uno spessore considerevole potrà presentare entrambe le caratteristiche: la parte inferiore a temperatura oltre lo zero ed una parte superiore inferiore allo zero.

Le condizioni atmosferiche, inoltre, influenzeranno anche il colore, la consistenza e la trasparenza della medesima.

L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ne riconosce attualmente dieci diversi tipi (classificazione di base) suddivisi in base all’altitudine a cui si formano ed al loro aspetto generale.

La forma si ripete, con dimensioni diverse, a seconda della tipologia. Il colore, invece, è dato dal meccanismo di rifrazione della luce e dipende dalla densità della nube stessa.

Esistono 3 grandi famiglie basate sulla forma:

  • Cirri  
  • Cumuli  
  • Strati

Ma possono essere classificati anche per l’altitudine a cui si formano:

  • Alta quota. Cirri, cirrocumuli e cirrostrati, sono nuvole dello strato superiore. Sono fatti di cristalli di ghiaccio.
  • Media altitudine. Altocumuli e altostrati. Sono costituiti essenzialmente da goccioline d’acqua.
  • Bassa altitudine. Stratocumuli e strati.
  • Sviluppo verticale. Nembostrati, cumuli e cumulonembi sono nuvole a sviluppo verticale che possono occupare più altitudini contemporaneamente.

Spero che questo piccolo approfondimento sulle nuvole abbia suscitato il tuo interesse.