L’Amazzonia non è stata devastata o distrutta dal fuoco – queste sono bugie dette dai media”.
Lo ha detto il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro.

Non è un caso che proprio Bolsonaro sia stato eletto in Brasile grazie all’enorme supporto delle lobby dei produttori agricoli del Paese, e fra loro c’è chi è intenzionato a eliminare ogni ostacolo ai loro profitti: alberi, animali, persone.

Si, hai letto bene.
Dopo mesi di indagini, abbiamo diffuso il reportage “Under Fire”, che prova le violenze e le intimidazioni subite dalla popolazione che vive nella regione brasiliana del Cerrado. Il motivo? Tentare di opporsi alla distruzione della foresta, decimata per far spazio alle piantagioni di soia e altre materie prime.

Finché interessi di grandi aziende conteranno più delle persone e del nostro Pianeta, non potremo tacere.  E tu, sei dei nostri?

bolsonaro

Quella del 2019 è stata un’estate di roghi record in Amazzonia, con un aumento degli incendi durante il mese di agosto del 196 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018.

La nostra indagine “Under Fire” rivela come alle origini della distruzione delle foreste, ci siano anche gli interessi di grandi aziende legate alla produzione di soia: soia che arriverà anche in Europa, attraverso due tra i principali commercianti internazionali di materie prime agricole, Cargill e Bunge.

Come consumatori, abbiamo il diritto di sapere se le il cibo che consumiamo proviene da deforestazione e violazione dei diritti umani, per questo stiamo chiedendo all’Unione Europea di intervenire!

COSA CHIEDIAMO 

L’Unione Europea deve impegnarsi a proteggere le foreste del mondo introducendo una normativa in grado di garantire che i prodotti commerciati in Europa non siano legati a deforestazione e violazione dei diritti umani.

I cambiamenti climatici sono accelerati dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali da parte degli esseri umani.

I nostri politici dicono di voler affrontare questa minaccia: sono pronti a passare dalla parole ai fatti?

Quando l’ultimo albero sarà bruciato o abbattuto, sarà troppo tardi. Dobbiamo agire ORA. Aggiungi il tuo nome alla nostra petizione.

Grazie per il tuo impegno,

Greenpeace Italia