Il foraging è una pratica millenaria che consiste nel ricercare erbe e bacche selvatiche commestibili.

È tornata nuovamente in auge grazie alla nuova attenzione che si sta rivolgendo verso i cibi naturali che valorizzano le risorse del territorio.

Questa attività può rivelarsi decisamente piacevole, ma è importante avvicinarsi ad essa con la giusta consapevolezza ed un’adeguata conoscenza della materia per non incorrere in tristi epiloghi.

Possono essere oggetto di raccolta diverse specie selvatiche, sia a scopo alimentare che fisioterapico, come:

  • Funghi commestibili e non velenosi
  • Erbe selvatiche commestibili e non velenose
  • Alghe commestibili
  • Bacche selvatiche commestibili e non velenose
  • Cortecce, tuberi, bulbi e radici di piante commestibili e non velenose

Le nonne in campagna andavano per rughetta, tagliavano cicoria selvatica e tarassaco per l’insalata, poi per decenni si è derubricato tutto quel ben di Dio semplicemente ad “erbacce”, dimenticando insieme alla conoscenza della natura più prossima, sapori e consistenze.

Nel passato, non sapendolo, erano più saggi e in alcuni casi eco-friendly di noi.